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IUD o SPIRALE

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Lo IUD (Dispositivo IntraUterino), più comunemente chiamato spirale, è un dispositivo di tipo meccanico che viene inserito nell'utero per impedire una gravidanza.
Questo dispositivo è formato di materiale plastico su cui è avvolto un filo di rame ed è di forma varia, lungo circa cm 4 e pesa pochi grammi.

COME AGISCE
Il suo meccanismo di azione appare collegato a modeste modificazioni locali della mucosa uterina, capaci - insieme a variazioni funzionali delle tube - di ostacolare il processo di di annidamento dell'embrione. A ciò si aggiunge anche una riduzione della capacità degli spermatozoi di fecondare l'uovo.
La spirale, viene erroneamente considerata contraccettivo. In realtà essa non impedisce il concepimento (questo è il significato di contraccettivo), bensì interviene dopo che questo è già avvenuto, impedendo all'embrione di annidarsi nella cavità uterina e quindi alla gravidanza di progredire. Ecco perchè deve essere classificata tra i metodi cosiddetti "contragestativi" o "microabortivi". Per tale motivo la spirale pone tuttora notevoli problemi di carattere etico e morale.

IUD o Spirale

COME e QUANDO SI APPLICA
La spirale è molto efficace (98-99%) nell'impedire una gravidanza e prima di inserirla è necessario fare una visita ginecologica accurata ed un pap-test.
In dispositivi più recenti, alla azione meccanica della spirale si aggiunge l'azione farmacologica di un progestinico (levonorgestrel) che viene liberato dalla spirale nella cavità uterina conferendo al dispositivo maggiore efficacia.
La spirale deve essere applicata e rimossa da un medico, la procedura non richiede anestesia ed si applica negli ultimi giorni del flusso mestruale, soprattutto perché la donna è certa di non essere incinta e il canale cervicale ancora parzialmente pervio ne favorisce l'inserimento.

CONTROINDICAZIONI
La spirale è controindicata quando vi siano infiammazioni dell'apparato genitale e non è consigliabile nelle donne che non hanno avuto figli in quanto il processo irritativo che ne deriva a carico dell'endometrio (la parete interna dell'utero), non sempre è reversibile, per cui potrebbe derivarne la impossibilità a portare avanti una futura gravidanza anche una volta rimossa la spirale. Se vi sono perdite di sangue al di fuori delle mestruazioni è consigliabile eseguire accertamenti ed una eventuale terapia prima dell'applicazione della spirale.

EFFETTI COLLATERALI
Le prime mestruazioni dopo l'applicazione di una spirale sono spesso più abbondanti e ci possono essere delle piccole perdite ematiche tra una mestruazione e l'altra. Talvolta, a causa di alcuni disturbi, è necessaria la sua rimozione.

Tutte le spirali hanno un filo terminale che fuoriesce dal collo dell'utero, per 3 o 4 cm, in modo che sia possibile agevolmente controllare la presenza del dispositivo, introducendo un dito in vagina e ricercando il filo sul collo dell'utero. Purtroppo la presenza di questo filo, talvolta costituisce una porta di ingresso per batteri dalla vagina (in cui la loro presenza è normale) all'utero con rischio di
endometrite che può complicarsi fino alla PID o malattia infiammatoria pelvica.
E' stato notato che nelle donne portatrici di spirale c'è un maggior rischio di
gravidanza extrauterina e questo, perchè l'embrione concepito, incontrando un ambiente ostile al suo annidamento all'interno della cavità endometriale, talvolta si "rifugia" in una delle due tube.
Rari sono i casi in cui la spirale, nel corso degli anni perfora la parete uterina passando nella cavità addominale con rischio di emorragie interne o di PID.

Dopo l'applicazione della spirale è opportuno sottoporsi ad una visita di controllo dopo il primo, il terzo e il sesto mese e successivamente ogni sei mesi.

Lo IUD può essere usato per diversi anni, durante i quali, in genere, la donna non avverte alcun disagio; i dispositivi intrauterini medicati con progestinico o avvolti con filamento di rame vanno sostituiti a seconda del tipo ogni 2, 3 o 5 anni. In genere si può introdurre un dispositivo nuovo nella stessa seduta in cui il ginecologo rimuove la vecchia spirale.


versione aggiornata al 12-06-16 | studiomedico@alessandrofeo.it

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